Presso il Laboratorio Insurgencia di Napoli
“Dieci anni fa centinaia di migliaia di persone, giovani e adulti, donne ed uomini, di tutto il mondo si diedero appuntamento a Genova per denunciare i pericoli della globalizzazione neoliberista e per contestare i potenti del G8, intenti a convincere il mondo che trasformare tutto in merce avrebbe prodotto benessere per tutti.
Le persone che manifestavano a Genova erano parte di un grande movimento "per un mondo diverso possibile" diffuso in tutto il pianeta. Era nato a Seattle nel 1999 con una grande alleanza fra sindacati e movimenti sociali, e ancor prima nelle selve del Chiapas messicano. Nel gennaio 2001 si era incontrato nel grande Forum Sociale Mondiale a Porto Alegre in Brasile che aveva riunito la società civile, i movimenti, le organizzazioni democratiche di tutto il mondo. […]”
Inizia così l’appello che il Comitato Piazza Carlo Giuliani sta facendo girare, da alcuni mesi, per ricordare le imponenti manifestazioni di Genova del luglio 2001, per richiamare alla memoria la grande esperienza del “movimento dei movimenti”, per non dimenticare Carlo, per rivederci di nuovo tutti e tutte a Genova 10 anni dopo. Ma non si tratta solo di ricordo, commemorazione. Si tratta di riprendere le fila di un ragionamento, di un percorso iniziato 10 anni fa e che ha cambiato le nostre vite, i modi e i tempi delle piazze, che ha seminato ovunque e in Italia desideri e pratiche di protagonismo che sono arrivate fino ad oggi e che vivono nelle lotte che quotidianamente attraversano il nostro paese, dalle mobilitazioni studentesche ai comitati in difesa dell’ambiente, dai movimenti antirazzisti e antisessisti a quelli contro le guerre, dalla difesa dei diritti dei lavoratori alla lotta contro precarietà e sfruttamento.
Aver attraversato 10 anni fa le strade di Genova, Napoli, Praga, Davos, respirando l’aria che arrivava fino da Seattle ha rappresentato per i tanti e le tante che c’erano un momento importante di crescita e condivisione, una sorta di giro di boa nelle nostre vite di uomini, donne, attivisti. Tornare a Genova significa, perciò, non solo riannodare i fili della memoria, ma fare in modo che il portato di quell’esperienza viva anche e soprattutto nelle vite e nelle lotte di quella generazione che oggi riempie le piazze, le scuole, le università, i centri sociali e che 10 anni fa era “troppo giovane”. Per questo motivo è cominciato al Laboratorio Insurgencia un percorso creativo, di confronto, scambio, comunicazione, condivisione intergenerazionale per avvicinarci al decimo anniversario delle contestazioni al G8 di Genova.
Un laboratorio che già dal mese di maggio si riunisce per creare innanzitutto una grande mostra di documenti e immagini per ricostruire la grande “stagione dei controvertici” dal 1999 al 2001 e per generare un percorso di movimento che tenda braccia, occhi e orecchie ai movimenti e alle mobilitazioni contemporanee. Alla mostra, che dalla fine del mese di giugno sarà aperta ed in esposizione permanente (ma anche itinerante) presso il Laboratorio Insurgencia, si affiancheranno incontri, dibattiti, proiezioni con i protagonisti politici e culturali di quel periodo, ma anche feste, happening, aperitivi, spettacoli teatrali fino alla seconda metà di luglio, quando andremo tutti e tutte… diritti a Genova! Vi aspettiamo tutt* per condividere con noi questo percorso ogni mercoledi alle 17:00!
Laboratorio Insurgencia
Collettivo Sud Ribelle
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